IconaPDF 2001 - Studio preliminare di un'area sensibile di desertificazione.

Le regioni meridionali e insulari dell’Italia, ricadono in un contesto di crisi ambientale di vaste dimensioni, sostanzialmente causata dal tendenziale processo di “tropicalizzazione” che interessa tutto il bacino del Mediterraneo e che si manifesta con l’aumento di eventi climatici intensi e catastrofici e degrado qualitativo e quantitativo delle risorse (CNLD, 1998). Nei territori dove si segnala la presenza di suoli con tendenza all’erosione, in concomitanza con altre cause, si presenta sempre più grave il rischio di desertificazione intesa come degradazione qualitativa dei terreni. Nel presente lavoro si esaminano i fattori che intervengono nel degrado in atto in un’area sensibile del sub-appenino Dauno e, in particolare, nei bacini idrografici dei Torrenti Freddo e S. Angelo, affluenti del Torrente Celone nel territorio dell’abitato di Castelluccio Valmaggiore (Puglia). La finalità del lavoro è rispondente alle linee poste dalla UNCCD (1994) e cioè implementare lo studio delle strategie di lotta alla desertificazione anche mediante tecniche alternative di lavorazione meccanica tradizionale; la programmazione degli interventi tesi a contrastare o a mitigare il fenomeno, partendo dalla necessità fondamentale di individuare nelle aree maggiormente sensibili i fattori fondamentali e la loro interazione, anche in linea con quanto espresso dalla Delibera Ministeriale n. 299 del 1999.